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Annibale de Gasparis, giardiniere del cielo di Napoli

[…] la semplicità bonaria de’ modi, il parlare modesto e insieme arguto, l’entusiasmo che addimostrava per la scienza, lo rendevano immediatamente simpatico, e gli procacciavano la riverenza di chi lo avvicinava

(Enrico D’Ovidio, 1892)

A pochi giorni dalla ricorrenza della scoperta dell’asteroide “Parthenope” (11 maggio 1850), il secondo dei nove individuati nella sua attività scientifica, Diari Reali desidera celebrare la personalità di Annibale de Gasparis, illustre astronomo, Senatore del Regno d’Italia e Direttore dell’Osservatorio Astronomico di Capodimonte.

Nato in Abruzzo, il 9 novembre 1819, giunse a Napoli nel 1838. Attratto dall’astronomia e apprezzato da Ernesto Capocci, direttore della Specola napoletana, cominciò a frequentare l’Osservatorio di Capodimonte, occupandosi di osservazioni meteorologiche, astronomiche e del calcolo delle orbite delle comete, divenendone rapidamente uno straordinario misuratore del cielo.

Nel 1849 scoprì Igea, risultato di una lunga serie di osservazioni sistematiche del cielo cominciata nel 1847. De Gasparis descrisse con dovizia di dettagli i metodi usati per la scoperta del nuovo asteroide: circa 130 notti l’anno passate a confrontare le mappe stellari in una zona di circa 30° quadrati a cavallo dell’eclittica.

Grazie a questa tecnica osservativa, che oggi è chiamata “survey stellare”, come quella usata dal satellite Gaia per comporre il più vasto catalogo delle stelle della Via Lattea, de Gasparis era riuscito a scoprire i nuovi asteroidi, a “riscoprire” quelli già noti e a individuare alcune stelle variabili.

La straordinaria successione di scoperte gli procurò numerosi riconoscimenti nazionali e internazionali, come la medaglia d’oro della Royal Astronomical Society nel 1851 e il Prix d’Astronomie, meglio noto come premio Lalande, dell’Académie des Sciences di Parigi dal 1849 al 1853; nonché l’ammirazione di sovrani e uomini di cultura e l’elogio di comuni cittadini.

Con la formazione del primo parlamento italiano, nel 1861, Annibale de Gasparis fu nominato senatore del Regno e arrivò a Torino con una nuova scoperta planetaria: Ausonia, avvenuta il 10 febbraio 1861, il giorno prima di imbarcarsi con tutta la delegazione meridionale verso la nuova capitale d’Italia.

Divenuto direttore della Specola di Capodimonte nel 1864, de Gasparis rivolse ogni sforzo al potenziamento dell’Osservatorio. Nel 1862 convinse il Ministro della Pubblica Istruzione, l’irpino Francesco De Sanctis, a destinare a Capodimonte i fondi necessari per l’acquisto del primo telescopio “italiano” che arrivò a Napoli nel settembre 1863

I suoi ultimi anni di vita li trascorse in una villetta, non lontana dal suo Osservatorio; sebbene debilitato nel fisico e nella vista, trascorreva le giornate recitando a memoria i versi di Virgilio e i canti di Ossian. Morì circondato dall’affetto della sua grande famiglia e dalla gratitudine degli astronomi napoletani il 21 marzo 1892.

MAURO GARGANO

Ricercatore INAF – Osservatorio Astronomico di Capodimonte

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