Con Ferdinando di Borbone e Maria Carolina d’Asburgo-Lorena prosegue la rubrica di maggio dei Diari Reali Innamorarsi a Corte: amori, coppie e matrimoni.
Il 7 aprile del 1768 i due coniugi si unirono in matrimonio per procura a Vienna e, nello stesso giorno, la regina consorte partì per il regno di Napoli. Il 12 maggio si incontrarono a Portella, al confine tra i domini borbonici e lo Stato Pontificio, all’interno di un padiglione eretto per l’occasione.
Prima di recarsi nella capitale, i coniugi fecero una sosta nella maestosa Reggia di Caserta, dove furono accolti dagli ambasciatori europei che subito si mostrarono entusiasti della giovane coppia.
L’unione tra i sovrani giunse al terzo e ultimo accordo nuziale, dopo i precedenti fidanzamenti delle due giovani arciduchesse austriache, sorelle di Maria Carolina, morte precocemente di vaiolo, con il giovane Ferdinando. Il matrimonio di fatto rientrava nel quadro di un’intesa politica che avrebbe portato in Europa alla pacificazione tra i domini spagnoli di Carlo di Borbone e l’impero asburgico di Maria Teresa d’Austria.
La coppia reale visse insieme per 46 anni ed ebbe 18 figli, di cui solo 7 sopravvissero all’età adulta. Mentre Ferdinando IV scriveva spesso al padre Carlo di quanto fosse difficile vivere con la regina consorte a causa del suo austero carattere, Maria Carolina giudicava il marito poco incline agli affari di Stato e amante della caccia, della pesca e dei divertimenti di corte. Si narra, infatti, che entrambi trovarono conforto in relazioni extraconiugali. Ferdinando fu solito accompagnarsi con diverse nobildonne; Maria Carolina coltivò, tra le altre, un’intima amicizia con il ministro inglese Lord John Acton.
Nonostante le numerose tensioni, i sovrani trovarono un fragile equilibrio a seguito della nascita del primogenito, Carlo Tito, nel 1775, che consentì a Maria Carolina di entrare a far parte del Consiglio di Stato, come stabilito dal contratto matrimoniale. Il protagonismo della regina spostò la politica napoletana sul versante filoaustriaco, favorendo una clima di rinnovamento ispirato alle idee illuministiche e la formazione a Napoli di diverse logge massoniche. Ferdinando IV, invece, proseguendo le politiche paterne, si dedicò alla commissione di nuove opere pubbliche, alla fondazione di ulteriori residenze di corte e manifatture reali.
Con l’avvento della Rivoluzione francese e il decennio napoleonico, Ferdinando e Maria Carolina furono costretti a vivere i loro ultimi anni di coppia a Palermo, nel Regno di Sicilia. Nel 1813, un anno dopo la concessione della costituzione siciliana, Ferdinando IV abdicò a favore del figlio Francesco, privando Maria Carolina di qualsiasi influenza politica sulle sorti del regno e costringendola a lasciare la Sicilia per tornare a Vienna.
Il giorno 8 settembre 1814 la regina trovò la morte nella sua stanza del castello viennese, lasciando Ferdinando IV solo e libero di coltivare il nuovo amore con la nobildonna siciliana Lucia Migliaccio.