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Ferdinando di Borbone e Maria Teresa d’Austria

Con Ferdinando II di Borbone e Maria Teresa d’Austria prosegue la rubrica dei Diari Reali Innamorarsi a Corte: amori, coppie e matrimoni.

Il matrimonio reale fu celebrato il 9 gennaio 1837 a Trento, nel Palazzo Galasso. La cerimonia fu semplice e riservata a pochi invitati, poiché il sovrano convolava a nozze per la seconda volta. Qualche settimana dopo, la coppia giunse a Napoli ma non ci furono i festeggiamenti sperati da parte del popolo napoletano.

Per sentirsi quanto più vicina al suo sposo, si dice che Maria Teresa decise di imparare esclusivamente il napoletano, unica lingua parlata dal sovrano, a cui si sentiva morbosamente attaccata e di cui era molto gelosa. Si narra, infatti, che ella decise di licenziare tutte le sue cameriere e di vivere la sua esistenza all’ombra del marito.

Anche il sovrano nutriva un forte affetto per Maria Teresa. Ferdinando era solito chiamarla Tetella, a volte Tetè o Centrella, per la sua bassa statura ed era convinto che fosse la donna giusta per lui. Dal loro matrimonio nacquero quattro figlie e otto maschi, alcuni dei quali morirono in tenera età.

I due sovrani, insieme ai loro figli, erano soliti trascorrere le giornate lontano dalla capitale del regno, preferendo la tranquillità della Reggia di Caserta, nei mesi più freddi, e della residenza di Quisisana, durante l’estate. Maria Teresa amava, in queste occasioni, prendersi cura personalmente della propria famiglia, declinando fasti e cerimonie regali.

Dopo i primi anni di dinamismo e apertura politica, gran parte delle scelte di Ferdinando II saranno basate su una visione assolutista, paternalistica e conservatrice del potere e incentrate intorno all’istituto della monarchia. Gli ultimi anni del sovrano, infatti, a causa del progressivo isolamento internazionale e autarchico e della difficoltà a fronteggiare le vicende italiane e la nuova ondata rivoluzionaria che scosse l’Europa nel 1848 a partire dai moti siciliani, saranno offuscati nonostante un deciso intervento in campo economico e nel progresso industriale del regno.

Tra le opere promosse dal sovrano sono da ricordare alcuni primati storici come: la linea ferroviaria italiana Napoli-Portici, l’opificio industriale di Pietrarsa, l’illuminazione a gas della città di Napoli, i due ponti sospesi in ferro sui fiumi Garigliano e Calore, l’Osservatorio vesuviano e la galleria carrozzabile tra Palazzo Reale di Napoli e il quartiere Chiaia.

La regina Maria Teresa una volta giunta a corte si occupò da subito dell’erede al trono, il futuro Francesco II, che a 15 giorni di vita era rimasto orfano a causa della morte per febbre post parto della regina Maria Cristina di Savoia. Si dice che Maria Teresa, pur non avendo un ruolo primario nelle scelte del regno, si adoperò in tutti i modi affinché Francesco fosse escluso dalla successione per favorire l’ascesa del figlio primogenito Alfonso. 

Ferdinando morì il 22 maggio 1859 lasciando Maria Teresa nella funzione di regina madre. Dopo quasi dieci anni, la sovrana si spense a 51 anni, ad Albano, l’8 agosto 1867.

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