“La musica non è solo intrattenimento, ma è una necessità dello spirito.” – Riccardo Muti
Questo mese la rubrica “personaggio del mese” celebra Riccardo Muti, uno dei più illustri direttori d’orchestra italiani, che ha segnato la storia della musica in tutto il mondo.
Nato a Napoli il 28 luglio 1941, dopo l’infanzia trascorsa in Puglia, si diploma con lode nel Conservatorio di San Pietro a Majella, proseguendo i suoi studi al Conservatorio Giuseppe Verdi di Milano dove si diploma in Composizione e Direzione d’orchestra.
Nel corso della sua carriera, Muti ha diretto tra le più prestigiose orchestre del mondo di diversi teatri italiani – tra cui quella del Teatro alla Scala di Milano (1986-2005) e del Teatro di San Carlo di Napoli (2018) con Così fan tutte – oltre a rappresentazioni all’estero – Philarmonia Orchestra di Londra (1973-1982), Berliner Philharmoniker alla Bayerischer Rundfunk e, naturalmente, i Wiener Philharmoniker, diretti nella IX Sinfonia di Beethoven nel giorno del duecentesimo anniversario dalla sua prima esecuzione.
La sua direzione musicale è stata la più lunga nella storia del Teatro alla Scala, per cui ha diretto opere di spessore quali: Nabucco (1986/1987), Le nozze di Figaro, Don Giovanni, il flauto magico (1995/1996), Macbeth (1997/1998), Otello, Rigoletto e tantissime altre, dirigendo anche concerti con musiche di Mozart e Beethoven. Il 7 dicembre 2004, inoltre, ha inaugurato il Teatro alla Scala dopo i lavori di restauro, dirigendo L’Europa riconosciuta di Antonio Salieri.
Durante la sua carriera ha ricevuto molti premi e riconoscimenti, tra cui i premi Best Classical Album e il Best Choral Album nella 53° edizione dei Grammy Award, il premio Birgit Nilsson, l’Opera News Award e il Premio “Principe Asturia per le Arti 2011”, massimo riconoscimento artistico spagnolo, consegnato da parte di sua Altezza Reale il Principe Felipe di Asturia. Nel 2016 ha ricevuto dal governo giapponese la Stella d’Oro e d’Argento dell’Ordine del Sol Levante, mentre nel 2021 ha ricevuto l’Alta Onorificenza in Oro all’Onore per Meriti della Repubblica dallo Stato austriaco.
Nel 2004 ha fondato l’Orchestra Giovanile “Luigi Cherubini”, formata da giovani musicisti provenienti da tutta Italia. Nel 2015 ha luogo la prima edizione della Riccardo Muti Italian Opera Academy per giovani direttori d’orchestra e cantanti al Teatro Alighieri di Ravenna, con l’obiettivo di trasmettere la sua esperienza e insegnamenti ai giovani musicisti.
Nella sua carriera internazionale il rapporto con la città di Napoli e con il Sud Italia è un punto fermo per il Maestro Muti, che ha spesso sottolineato l’importanza di valorizzarne giovani, storia e cultura. Ha, inoltre, ricordato più volte il ruolo della Scuola Musicale Napoletana come “una vera sorgente musicale per tutta l’Europa”, omaggiando compositori del calibro di Cimarosa, Paisiello, Traetta, Jommelli e Hasse, “senza i quali il genio di Mozart non sarebbe stato lo stesso”.