Vai al contenuto

SITI BORBONICI, TRA CINEMA E PATRIMONIO 

Non c’è nessuna forma d’arte come il cinema per colpire la coscienza, scuotere le emozioni e raggiungere le stanze segrete dell’anima

Ingmar Bergman

Fin dal 1895, quando i fratelli Lumière a Parigi proiettarono su uno schermo per la prima volta una rapida sequenza di fotogrammi che restituì la percezione del movimento, il cinema è divenuto una delle forme d’espressione artistica e culturale più apprezzate al mondo per l’ampia capacità narrativa che la “settima arte” possiede in maniera immediata e diretta. 

Il cinema rappresenta oggi, in tutto il mondo, un’industria culturale che è capace, infatti, di rappresentare la realtà in modo coinvolgente suscitando nel pubblico emozioni e una crescita culturale e sociale. Non di rado, inoltre, il patrimonio culturale e ambientale di numerose produzioni è stato utilizzato sia come soggetto cinematografico di narrazione che come luogo di ambientazione di scene artistiche. 

Anche le Residenze Borboniche dell’Italia meridionale, come diversi siti nazionali, molto spesso hanno ospitato produzioni italiane e internazionali, dando in tal modo rinnovata visibilità ai luoghi culturali e avvicinandoli così anche al pubblico delle giovani generazioni. 

Tra i siti più famosi sicuramente la Reggia di Caserta è quella che ha ospitato produzioni celebri come Angeli e Demoni” (2009), “Star Wars” (1999 – 2002) e “Mission: Impossible III” (2006), oltre a quelle italiane come “Ferdinando I di Borbone(1959), “Io speriamo che me la cavo” (1992) e “Il pap’occhio” (1980). Recentemente la residenza casertana ha ospitato anche “Anime Borboniche(2021), nel quale la Reggia fa da sfondo a una rievocazione in pieno stile borbonico. 

Anche nel celebre film del 1999 “Ferdinando e Carolina”, diretto da Lina Wertmüller, i personaggi storici di Ferdinando di Borbone e Maria Carolina d’Asburgo si muovono non solo tra le mura della già nominata Reggia di Caserta, ma anche tra i nobili ambienti della Casina Vanvitelliana al Fusaro di Bacoli e l’annesso Palazzo dell’Ostrichina. La storia segue la giovinezza di Re Ferdinando che, in punto di morte, torna con la mente a cacce, politica e intrighi di corte, mostrando l’incontro e l’innamoramento con la futura consorte.  

Oltra la Reggia di Caserta anche il Palazzo Reale di Napoli, la Reggia di Capodimonte e il Museo Archeologico Nazionale di Napoli hanno ispirato opere cinematografiche, fiction e documentari come nel caso delle passate cronache della Reggia di Carditello, che hanno ispirato nel 2015 l’opera poetica di Pietro Marcello nel film “Bella e Perduta”. 

Vantaggi reali

Con la ROYAL CARD® entri da protagonista nel circuito borbonico e hai subito agevolazioni, convenzioni e tour a prezzi scontati

Scopri