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Il progetto del Real Orto Botanico fu inizialmente voluto dal re Ferdinando IV di Borbone su intercessione di Giuseppe Beccadelli di Bologna che nel 1776 ottenne un finanziamento per la sua realizzazione. I moti della Rivoluzione Napoletana del 1799 tuttavia impedirono di portare a termine la sua realizzazione.
Fondato successivamente nel 1807 con decreto di Giuseppe Bonaparte, l’orto botanico fu costruito su alcuni terreni appartenenti ai religiosi di Santa Maria della Pace e all’Ospedale della Cava e ufficialmente inaugurato nel 1811, di fianco al Real Albergo dei Poveri.
Il progetto fu portato avanti dagli architetti Giuliano de Fazio e Gaspare Maria Paoletti. Il primo direttore fu Michele Tenore che si occupò sia dell’attività scientifica, che delle relazioni esterne. Inoltre, durante la sua carriera furono messe a coltivazione molte specie di uso e interesse in campo medico, ma anche piante esotiche.
Il Real Orto Botanico, conosciuto come Orto Botanico di Napoli, è parte del Sistema Museale dell’Università degli Studi di Napoli “Federico II”. Esteso per circa 12 ettari, oggi ospita circa 9.000 specie vegetali e quasi 25.000 esemplari.
L’Orto Botanico di Napoli, aperto al pubblico, provvede alla cura, raccolta e conservazione delle specie vegetali, delle collezioni di semi, legni e piante fossili e di oggetti d’interesse etnobotanico, anche attraverso attività di ricerca, didattica e divulgazione rivolte agli studenti e un più ampio pubblico. E’ sede, inoltre, di manifestazioni artistiche ed eventi culturali periodici.