Il sito
La Palazzina Cinese, acquistata dal giudice della Gran Corte del Regno delle Due Sicilie, Benedetto Lombardo e Lucchese, rientra nella rete dei siti reali siciliani che Ferdinando IV di Borbone, III di Sicilia riorganizzò a partire dal 1799 a seguito del trasferimento della corte borbonica da Napoli in Sicilia sull’onda dei moti rivoluzionari partenopei.
I rifacimenti dell’edificio furono affidati a Giuseppe Venanzio Marvuglia, architetto di corte impegnato anche all’Orto Botanico di Palermo e alla Reggia di Ficuzza. Il programma iconografico della residenza reale, invece, fu commissionato a Giuseppe Velasco con l’aiuto di Benedetto Cottardi, Vincenzo Riolo e Raimondo Gioia.
Tutti gli interventi conferiscono alla Palazzina Cinese uno loro stile fantasioso ed eclettico, ispirato al gusto per l’antichità classica e alla passione per la moda cinese, tendenze artistiche che influenzarono le corti europee del Settecento, compresa quella borbonica. È possibile infatti ritrovare ancora oggi numerose testimonianze delle due correnti culturali in diverse residenze della corte borbonica, architetture civili e opere di artigianato.
Negli ambienti interni destarono grande curiosità già in epoca storica la “tavola matematica” che veniva fatta salire dai piani inferiori alla sala da pranzo tramite un meccanismo ligneo dotato di fune e una grande vasca ovale in marmo incassata nel pavimento del bagno del sovrano, forse dotata di acqua corrente.
Tutta l’area intorno alla Palazzina Cinese fu organizzata come un’enorme tenuta ispirata ai siti reali napoletani di Portici, Capodimonte e Caserta. Il vasto possedimento, che prese il nome di Real Tenuta della Favorita, oltre ad essere vissuto come luogo di svago, fu destinato alle attività di caccia e pesca, ad accogliere produzioni agricole ed esperimenti di volo.
Con l’Unità d’Italia sia la Palazzina Cinese che il Parco della Favorita passarono alla dinastia dei Savoia e poi allo Stato italiano.
Il Real Casino nel corso degli anni è stato oggetto di diversi interventi di restauro, l’ultimo dei quali nel 2008 ha consentito di recuperare non soltanto i raffinati elementi architettonici, ma anche gli splendidi elementi decorativi, nonché gli arredi e il mobilio.
Il complesso della Favorita è di proprietà oggi del Comune di Palermo e regolarmente fruibile al pubblico. La Palazzina Cinese è accessibile attraverso un percorso di visita, che include anche il Museo Etnografico Giuseppe Pitrè, ospitato dal 1935 negli annessi alloggi della servitù. Il Parco della Favorita è luogo di ritrovo e svago nel tempo libero, che accoglie attività sportive e periodicamente eventi culturali. Dal 1995 fa parte della Riserva Naturale Orientata “Monte Pellegrino” della regione siciliana, gestita dai Rangers d’Italia.